Cancellata la S.R.L. a capitale ridotto, estesa a tutti la S.R.L.S.

Il D.L. n. 76/2013 (c.d. decreto lavoro), approvato dal governo per apportare “Primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti”, modifica la disciplina delle Società a Responsabilità Limitata, eliminando la S.R.L. a capitale ridotto.

Nello specifico, il decreto in commento sopprime la S.R.L. a capitale ridotto in favore della S.R.L. semplificata (S.R.L.S.) disciplinata nell’art. 2463–bis c.c.

L’art. 9 del decreto espunge dall’ordinamento la S.R.L. a capitale ridotto, abrogando le previsioni contenute nell’art. 44, commi 1-4, D.L. n. 83/2012, convertito con modificazioni dalla Legge n. 134/2012, e modificandone il comma 4-bis al fine di riqualificare la S.R.L. a capitale ridotto come S.R.L. semplificata (comma 14).

Viene inoltre previsto che le S.R.L. a capitale ridotto iscritte nel Registro delle imprese alla data di entrata in vigore del decreto, siano automaticamente ridefinite come S.R.L. semplificate.

Al fine di dare piena attuazione a quanto sopra esposto, l’art. 9 del decreto modifica l’art. 2463-bis c.c., aprendo la compagine societaria della S.R.L. semplificata anche a persone fisiche che abbiano compiuto 35 anni e  prevedendo l’opzione dell’affidamento dell’incarico di  amministrazione della società anche a favore di soggetti estranei alla compagine societaria.

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