Novità IVA 2010: obbligo di fatturazione e invio Intrastat-Servizi per le prestazioni pubblicitarie rese a AdSense e Tradedoubler

Come anticipato nell’articolo del 2 gennaio scorso, il 2010 ha visto l’entrata in vigore di importanti novità in tema di IVA e prestazioni di servizi. L’Italia ha recepito infatti alcune direttive comunitarie (2008/8/CE, 2008/9/CE e 2008/117/CE) che intervengono sulla normativa IVA che, come noto, è di diretta derivazione comunitaria. Purtroppo, come non di rado accade, non tutte le disposizioni necessarie ad applicare le nuove norme sono state approvate entro il 31 dicembre 2009, per cui si è creata una situazione di “incertezza” che l’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 58/E del 31/12/2009, ha tentato di chiarire.

Da quest’anno, la regola generale per l’applicazione dell’IVA nelle prestazioni di servizi (rese sia a soggetti passivi UE che extra-UE), prevede che tali prestazioni siano territorialmente imponibili, ai fini IVA, nel Paese del committente del servizio, se questi è un soggetto passivo IVA. Se il committente è invece un soggetto privato, nulla cambia rispetto a quanto già era in vigore (tassazione nello Stato del prestatore).

Le novità in commento hanno importanti ripercussioni anche per quanto concerne le prestazioni pubblicitarie legate ad esempio ai circuiti di affiliazione come AdSense e Tradedoubler.

Dal 1° gennaio 2010 infatti, i soggetti passivi italiani affiliati ai citati circuiti, sono obbligati, ai sensi del nuovo art. 7-ter del D.P.R. 633/1972, ad emettere fattura senza applicazione dell’IVA e con l’indicazione “Operazione fuori campo di applicazione dell’IVA ex art. 7-ter, D.P.R. 633/1972“.

Per quanto riguarda AdSense, TradeDoubler e simili (committenti del servizio), sarà pertanto necessario emettere fattura senza applicazione dell’IVA, come sopra descritto. Fino alla fine dell’anno 2009, era invece sufficiente emettere un nota o una sorta di ricevuta, nella quale il soggetto passivo italiano dichiarava di aver percepito un compenso legato alla pubblicazione di banner e/o annunci testuali nei propri siti internet.

Un’ulteriore conseguenza “burocratica” riguarda il fatto che le prestazioni di servizi rese a soggetti passivi comunitari (ad esempio Google Ireland o Tradedoubler), salvo ulteriori modifiche normative, saranno da indicare nei nuovi modelli Intrastat-Servizi, da trasmettere, almeno trimestralmente, anche a mezzo di un intermediario abilitato (es. commercialista), per via telematica all’Agenzia delle Dogane.

Si attendono infine conferme dall’Agenzia delle Entrate sulla necessità di applicare il bollo da € 1,81 sulle fatture con importo superiore a € 77,47. Con tutta probabilità sarà necessario apporre la marca da bollo, tuttavia attendiamo una pronuncia in merito dall’Agenzia.

Articolo ripreso da AlVerde.net

10 pensieri riguardo “Novità IVA 2010: obbligo di fatturazione e invio Intrastat-Servizi per le prestazioni pubblicitarie rese a AdSense e Tradedoubler

  1. Mauro ha detto:

    E per chi ha il regime dei minimi?

    Io ho tale regime, ed ho sempre fatturato a Google senza iva (ai sensi dell’art.1, comma 100, della legge finanziaria 2008) apponendo la marca da bollo da 1,81. Per me cambia qualcosa?

  2. Considerando che i contribuenti minimi non sono esentati dagli adempimenti “Intra”, sarà necessario trasmettere telematicamente i nuovi modelli Intra-Servizi.

  3. Italo ha detto:

    E per una società di tipo S.r.l. vale lo stesso identitco discorso?

    Grazie

  4. Nunzio ha detto:

    Buongiorno Dr. Michelini.

    Sono un affiliato adsense ma non dispongo di partita iva (non supero € 5.000 all’anno,)devo anche io tramettere trimestralmente i miei introidi all’Agenzia delle Dogane?
    Occorre dichiararli da parte parte questi compensi?

    La ringrazio anticipatamente.

    Cordiali saluti.

  5. Le disposizioni di cui al presente articolo valgono solamente per imprese e liberi professionisti, non per i privati.

  6. SSanna ha detto:

    Buongiorno Dr. Michelini,

    il mio problema è il seguente: il bollo da €1,81 che applico sulle fatture in art. 7 Ter devo indicarlo in fattura con “Non Soggetto Art.15” o anche questo diventa art. 7 Ter.

    La ringrazio per la collaborazione

  7. Il bollo non fa parte dell’imponibile IVA perché mancano i presupposti di cui agli artt. 2 e 3.

  8. Buongiorno Dott. Michelini,

    grazie per la sua spiegazione. Non mi è però chiaro se io soggetto passivo iva italiano che svolge prestazioni di servizio per cliente svizzero dall’Italia deve emettere fattura con o senza IVA.

    Le chiedo conferma perché non è chiaro se quando parla di servizio citando adsense parla quindi di google o del publisher.

    Grazie

  9. Se il cliente svizzero è soggetto IVA, per le prestazioni di servizi generiche a questo erogate, va emessa fattura ex art. 7-ter, senza applicazione dell’IVA in quanto le regole sulla territorialità prevedono che l’imposta sia da assolvere nel Paese del committente.

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