Nuova percentuale di imponibilità per dividendi e plusvalenze

La riduzione dal 27,5% al 24% dell’aliquota IRES a decorrere dall’anno d’imposta 2017, ha reso necessario un intervento sulla percentuale di imponibilità di dividendi e plusvalenze percepiti da soggetti non imprenditori ovvero imprenditori soggetti a IRPEF.

Con il D.M. 26 maggio 2017 (pubblicato l’11/07/2017 in Gazzetta Ufficiale) viene  rideterminata la percentuale di imponibilità di dividendi e plusvalenze per i soggetti non imprenditori (artt. 47 e 68, comma 3, Tuir) e per gli imprenditori soggetti a IRPEF (artt. 58, comma 2, e 59, Tuir). Quanto effettuato ricalca sostanzialmente la rideterminazione avvenuta nel 2008 con il D.M. 2 aprile 2008, a seguito della riduzione dell’aliquota IRES dal 33% al 27,5%.

La nuova percentuale, che va a sostituire quella precedente pari al 49,72%, è individuata nel 58,14%. L’obiettivo perseguito dal legislatore, attraverso queste percentuali di imponibilità di dividendi e plusvalenze, è di mantenere l’invarianza del livello di tassazione complessivo dei redditi in parola considerando la somma di imposte pagate dalla società (IRES al 24%) e poi dal socio (IRPEF progressiva a scaglioni). Gli utili prodotti dai soggetti IRES a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31/12/2016 (in generale dal 2017) concorreranno pertanto per il 58,14% alla formazione del reddito imponibile dei percipienti non imprenditori o dei soggetti IRPEF imprenditori.

Va precisato che per i soci in commento restano ancora valide le “vecchie” percentuali di imponibilità nei seguenti casi:

40% per gli utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31/12/2007;
49,72% per gli utili prodotti dall’esercizio successivo a quello in corso al 31/12/2007 e fino all’esercizio in corso al 31/12/2016.

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