Regime dei minimi e prestazioni ex art. 7 D.P.R. 633/1972

Il regime dei minimi prevede specifiche condizioni soggettive ed oggettive per potervi aderire. Ad esempio, il contribuente “minimo” non può effettuare cessioni all’esportazione (vale a dire vendite fuori dall’Unione Europea) ed operazioni assimilate (artt. 8, 8-bis, 9, 71 e 72, D.P.R. 633/1972). Può invece effettuare operazioni che non soddisfano il requsito della territorialità ai sensi degli artt. 7 e ss. D.P.R. 633/1972?

La questione interessa ad esempio le prestazioni di servizi effettuate dalle ditte titolari di siti internet, nei quali intendono pubblicare banner pubblicitari. Essendo queste prestazioni non territorialmente rilevanti ai fini IVA (ex art. 7-ter), ci si chiede se è possibile che vengano poste in essere da un contribuente “minimo”.

La risposta a questa domanda si trova nella Circolare AdE n. 13/E del 26/02/2008:

L’effettuazione di prestazioni per le quali non sussiste ai fini dell’IVA il requisito della territorialità non precludono al contribuente l’accesso al regime dei minimi.
La disposizione dell’articolo 1, comma 96, della legge finanziaria per il 2008, infatti, preclude l’accesso al regime ai soggetti che abbiano effettuato cessioni all’esportazione, ovvero, secondo quanto precisato dal D.M. del 2 gennaio 2008, le operazioni di cui agli articoli 8, 8-bis, 9, 71 e 72 del D.P.R. n. 633 del 1972.
Nulla dispone la predetta norma in relazione alle operazioni di cui all’articolo 7 del medesimo decreto.
Resta inteso che i compensi derivanti dalle operazioni in questione rilevano ai fini della verifica del limite dei 30.000 euro di ricavi, superato il quale è precluso l’accesso al regime dei minimi.

Considerando le novità in vigore dal 1° gennaio 2010 in tema di Intrastat e prestazioni di servizi, occorre sottolineare che i contribuenti minimi sono in ogni caso tenuti a presentare i modelli Intra qualora le prestazioni siano effettuate con soggetti passivi IVA comunitari, considerando i chiarimenti contenuti nella Circolare AdE n. 36/E del 21/06/2010, i “minimi” non devono inviare l’Intrastat Servizi resi in quanto l’operazione posta in essere non è da intendersi operazione intracomunitaria, proprio come avviene nel caso di vendita di beni a soggetto passivo di altro Stato membro.

Articolo aggiornato il 22/01/2010.

Link:

Circolare AdE n. 13/E del 26/02/2008

Circolare AdE n. 36/E del 21/06/2010

2 pensieri riguardo “Regime dei minimi e prestazioni ex art. 7 D.P.R. 633/1972

  1. Francesco Pinna ha detto:

    Egregio Dott. Michelini,
    mi chiedevo se potevo avere la sua opinione professionale circa la corretta dicitura che un contribuente minimo dovrebbe inserire in caso di vendita di servizi ad un paese della comunità europea.
    Art. 7- ter oppure è sufficiente la normale dicitura tipica dei contribuenti minimi?

  2. Di fatto è sufficiente mantenere la normale dicitura prevista per i “minimi” in quanto non si tratta di operazione intracomunitaria.

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